Postfazione

di Giannino Botticchio

L'idea di Mauro di dare corpo ad un "Annuario...2007" è scaturita da una estemporanea ricerca universitaria che su sua proposta, con entusiasmo e competenza, ho fatto anche mia.
L'iniziativa è partita da una lista ereditata dai protagonisti di quella ricerca e prevedeva la elaborazione dei concetti espressi in quel lavoro. In fase di progetto si è poi deciso di operare attuando una raccolta di dati elementari riferiti a quella centuria di persone che per nascita o per lavoro o per missione ha avuto a che fare con la Valle Camonica nell'anno 2007.
Ora il lavoro è giunto a conclusione.
L'accoglienza assai benevola ricevuta dai protagonisti della vicenda, esplicitata da un consenso positivo, mi ha dato modo di verificare come l'intelligenza è quella qualità che permette all'uomo di distinguersi. Si perché, all'inizio, alcuni avevano dato una lettura personale e non del tutto benevola dell'iniziativa, tralasciando il fatto che l'idea era sorretta dal bagaglio culturale degli autori, verificabile in decenni di impegno propositivo.
Il lavoro concluso è stato tanto ricco e articolato che non poteva terminare con la semplice parola 'fine'. Il coinvolgimento numerico di tante persone, l'imposizione dello schema rappresentativo, la necessità di limitare gli interventi, l'opportunità di rispettare le scadenze, la complessa operazione fotografica, il disbrigo di mille e una esigenze temporali, e chi più ne ha più ne metta, ha obbligato i personaggi a rendersi disponibili in modi e tempi a loro inusuali, alle volte loro malgrado. Perciò mi è sembrato doveroso trarre una conclusione con alcune brevi considerazioni.
Vi garantisco che è stato oltremodo laborioso dare il là alle operazioni e l'impegno applicato può essere valutato quale momento di esaltazione agonistica che ha fatto il pari con la soddisfazione avuta nel giungere a compimento. Non disgiunta e non meno piacevole da quella provata a colloquiare con cotanti personaggi. Sono serviti quasi cinque mesi per chiudere il cerchio delle consultazioni, delle verifiche e delle immagini. Cinque mesi che sono stati ben ripagati dal piacere di verificare la condivisione di una idea nuova da parte di persone in tutt'altre faccende affaccendate. La massima gratificazione si è avuta nei momenti più intimi passati coi Personaggi, che io e Mauro abbiamo vissuto nella fase di posa per le fotografie. In quei momenti, uomini e donne, giovani e meno giovani, la cui presenza pubblica è riconosciuta dalle innumerevoli interviste verbali e con immagini comparse sui media anche nazionali, in quei momenti dicevo, ognuno tendeva ad irrigidirsi alla richiesta di mettersi in posa, quasi intimiditi dal freddo obbiettivo che scrutava e scopriva, intercalato dai clich e dalla richiesta di mantenersi rilassati. Normalmente servivano una cinquantina di scatti prima di notare su quei volti la disponibilità mentale a mostrarsi, e ancora un centinaio per poter alfine pescare l'immagine gradita e maggiormente rappresentativa degli intenti preposti. Naturalmente con alcune eccezioni. Come sono state eccezioni le richieste, fatte solo da alcuni maschi per la verità, di intervenire con la tecnologia per togliere o aggiungere, ingrossare o smagrire, in una parola, chiedere per abbellire.
Come si capirà il risultato ottimale di un simile impegno non poteva non soddisfare noi promotori anche perché la stesura della appendice al testo, ovvero il "Questionario", ha aggiunto curiosità a curiosità laddove, per esigenze di redazione, abbiamo dovuto fare nostri i passi salienti delle singole risposte. Va da sé che quelle risposte hanno dato forma a degli elenchi che sono diventati dei numeri, dai quali sono scaturite alcune graduatorie di assoluta curiosità intellettiva.
Anche se, purtroppo, non tutti hanno compilato il "Questionario".
Forse non lo hanno fatto per mancanza di tempo. O forse per pigrizia. Comunque sia vi è da dire che una delle motivazioni che avanzavamo a giustificazione del lavoro proposto era anche quella di poter offrire ai potenziali lettori elementi del quotidiano, ma riferiti ai Personaggi, per rendere più leggibile con il confronto temporale la loro componente umana, in alcune delle sue eccezioni. E vi è da pensare che chi ha glissato abbia voluto esimersi da considerazioni o verifiche più o meno curiose. Ma forse non è così. Come in effetti in parte risulta dalla lettura delle singole risposte.
Come è possibile controllare dalla stampa completa, il "Questionario", al quale ognuno era libero di rispondere a tutte le richieste, solo in parte o per nulla affatto, si componeva di venti normalissime domande che fanno parte della moderna usanza delle ricerche di mercato. Quanto siano valide tali ricerche lo ha evidenziato a suo tempo la statistica della media dei polli mangiati in una settimana da ogni italiano. Allora risultò che ognuno mangiava almeno 2 polli alla settimana, o qualcosa di simile, ma dai dati della ricerca non veniva menzionato che vi erano persone che di polli ne mangiava 4 ogni settimana. Come a dire che le statistiche non fotografano sempre la realtà delle cose. Questo vale anche per le evidenze che andrò in seguito ad elencare le quali rimangono delle pure curiosità.
Dunque, il Questionario si componeva di venti domande così elencate: Interessi. Tempo libero. Artista preferito. Libro preferito. Film preferito. Trasmissione tv o radio preferita. Personaggio nella storia. Personaggio della cultura. Personaggio della politica italiana. Personaggio della politica mondiale. Personaggio dello sport. Personaggio dello spettacolo. Eroe da bambino. Personaggio di riferimento. Quotidiano. Settimanale. Dove trascorre le ferie. Appartenenza ad associazioni. Sogno. Sport e hobby.
Si sarà notato che le domande del "Questionario" sono abbastanza precise, tali da permettere ad ognuno di diversificarsi nelle risposte. A mente fredda, e visto che siamo in piena globalizzazione, la quale volenti o nolenti tutto appiattisce e tende a rendere uguale, nel modo andato in voga a partire dalla metà degli anni sessanta quando iniziò ad affermarsi una cultura di massa non più appannaggio del solo ceto dei colti ma che arrivava nella casa di ogni italiano attraverso i mass media, a mente freddo dicevo si poteva ipotizzare che anche le diverse decine di risposte avrebbero dovuto far emergere tale peculiarità. Invece no. E a questo punto poteva sembrare facile fare delle considerazioni comparative visto che la stragrande maggioranza degli interessati si compone di persone con una istruzione scolastica superiore alla media. Il risultato dà adito a ciò, ma questo non era nell'intento del libro.
E allora allontano da me la pretesa di dare un parere o una discutibile interpretazione e mi limito ad elencare numericamente i risultati dei quali sto parlando. Non prima però di sottolineare la componente che ogni persona si porta dentro in modo più o meno latente, che in fase di redazione dei dati ho bellemente applicato, ovvero quella che io definisco "La Sindrome dell'Annuncio Funebre".
"La Sindrome dell'Annuncio Funebre" non è altro che la curiosità che ognuno di noi ha di fronte alla morte degli altri. Tale interesse lo soddisfiamo soffermandoci a leggere i manifesti funebri e i numerosissimi annunci che trovano spazio sui giornali quotidiani e su ogni strumento mediatico. In quel momento, dopo aver selezionato il nome per l'eventuale riconoscimento del trapassato, andiamo con la mente a ricostruire il percorso esistenziale di quel conoscente e ci soffermiamo a valutare la freschezza della nostra memoria ricercando fatti e aneddoti che ci hanno legato a costui. Allora ci troviamo a verificare alcuni parametri che magari ci erano sfuggiti col passare del tempo, che possono essere il vero nome, suo e quello dell'eventuale consorte, la data di nascita, il possibile titolo onorifico, il corpo di appartenenza militare, il numero dei famigliari, lo pseudonimo. Insomma facciamo una operazione di scavo mnemonico di quei dati che da soli poi riescono a trasmetterci la convinzione, emozionandoci, di una più intima conoscenza di quella tal persona. Ma la vera intenzione era quella di elencare le risposte più significative del "Questionario", per cui andiamo a conoscerle. Volutamente non prendo in considerazione le domande le cui risposte hanno un contenuto più o meno ovvio o facilmente intercambiabile quali, per esempio: Interessi. Tempo libero. Personaggio di riferimento. Settimanale. Dove trascorre le ferie. Appartenenza ad associazioni. Sogno. Sport e hobby.
Elenco invece le risposte di quelle rimanenti che ritengo idonee per permettere al lettore di farsi una opinione, del singolo personaggio tramite una semplice analisi, con tutti i limiti possibili, anche antropologica.
Non tutti hanno risposto e non tutte le schede sono state completate. Domanda:
"Artista preferito": Le risposte sono state 72: Leonardo da Vinci 12; Caravaggio 6; Klimt, Van Gogh, Michelangelo, Gauguin, Picasso e Franca Ghitti 2.
"Libro preferito": Le risposte sono state 63: "La Bibbia" e "I promessi sposi" 4; "Il cacciatore di aquiloni", "Il nome della rosa", "La rabbia e l'orgoglio", "Il vecchio e il mare", "I Pilastri della terra", "La Divina Commedia" e "Cuore" 2;
"Film preferito": Le risposte sono state 68: "Via col vento" 4; "Balla coi lupi", "La vita è bella", "L'albero degli zoccoli", "L'attimo fuggente" e "Il dott. Zivago" 3; "Blade Runner", "Il settimo sigillo", "Brave Heart", "Novecento", "C'era una volta in America" 2.
"Trasmissioni tv o radio preferita": Le risposte sono state 73: "Tg" 11; "Quark" 9; "RadioValle" 6; "Che tempo che fa" e "Report" 5; Porta a Porta 4; "Radio 2", "Le Iene", "Zelig" e "Ballarò" 2.
"Personaggio nella storia": Le risposte sono state 68: Gandhi 12; G. Garibaldi 10; Giulio Cesare, Camillo Cavour e Giovanni Paolo II 6; Madre Teresa di Calcutta, G. Mazzini, G. Matteotti, Socrate e Carlo Magno 2.
"Personaggio della cultura": Le risposte sono state 68: Rita Levi Montalcini e A. Manzoni 6; Dante Alighieri 4; Indro Montanelli e Enzo Biagi 3; Umberto Eco, Sgarbi e Mario Rigoni Stern 2.
"Personaggio della politica italiana": Le risposte sono state 68: risposto Gianfranco Fini 9; U. Bossi, S. Berlusconi e A. De Gasperi 6; Sandro Pertini 5; Giulio Andreotti 4; W. Veltroni 3; Enrico Berlinguer, Formigoni, Moro, Tremonti, E. Letta e P. Casini 2.
"Personaggio della politica mondiale": Le risposte sono state 63: N. Mandela 9; Michail Gorbaciov e J.F. Kennedy 8; Blair 5; Bush e Sarkosy 4; Reagan, M. L. King e E. Kissinger 2.
"Personaggio dello sport": Le risposte sono state 76: Valentino Rossi 7; M. Pantani 6; Del Piero e F. Coppi 5; F. Moser e Baggio 4; P. Maldini 3; Mennea, S. Baldini, Boniperti, Bartali, Senna, Di Centa, Gimondi e Kaka 2.
"Personaggio dello spettacolo": Le risposte sono state 71: Fiorello 8; Benigni e G. Scotti 7; Gassman e A. Celentano 3; Totò, Littizzetto e A. Sordi 2.
"Eroe da bambino": Le risposte sono state 53: Tex Willer 16; Zorro 5; Robin Hood 4; Rin Tin Tin, Tarzan e Comandante Mark 2.
"Quotidiano": Le risposte sono state 86: Corriere della Sera 26; Giornale di Brescia 16; Libero, Il Giornale, La Repubblica e Brescia Oggi 8; La Gazzetta dello Sport 4; L'Unità e Sole 24 Ore, 2.
È risaputo invece che la mente umana è imperscrutabile per cui non è facile, io lo ritengo impossibile, stabilire dei confini evidenti nelle valutazioni estemporanee delle persone, e men che meno questo era il motivo che ci ha stimolato a realizzare il libro. Questo è quanto.
Noi comunque rimaniamo convinti di avere dato ai protagonisti della vicenda e ai lettori una serie di elementi per i quali poter 'fare salotto'. Mentre i "Personaggi", e io e Mauro ne siamo certi, non devono avere delle remore.
É stato detto e lo si ribadisce che essi passeranno alla Storia non per quello che di buono hanno fatto in vita ma perché, aderendo a questa iniziativa editoriale, rimarranno nella memoria dei posteri grazie alla potenza dello scritto. Che rimane!