Roberto Gheza è nato a Breno il 24 marzo del
1948 da Giovanni e Jolanda Rona.
Sposato ha due figlie, Valentina e Vera e tre
nipoti.
Dopo le scuole dell'obbligo frequenta l'Istituto
"Decio Celeri" di Lovere dove consegue
la Maturità Classica. Nel 1973 consegue
il Dottorato con la Laurea in Medicina e
Chirurgia presso l'Università di Pavia; e nel
1976 il Diploma di specialità Reumatologica.
Diventa socio del Rotary Club Lovere-Iseo-
Breno del quale diviene presidente negli
anni 1987\1988. Dal 1974 diviene Segretario
e Consigliere della sezione bresciana
della Società Italiana di Idroclimatologia, e
Presidente del Consiglio di Amministrazione
della società Terme di Angolo SpA.
Dal 1977 al 2013 ricopre il ruolo di Medico di Medicina Generale in Piancogno e Esine.
Nel 1979 diventa membro della Associazione "Amici del Lago Moro" nata per la tutela e
la salvaguardia del Lago omonimo, posto nei territori comunali di Darfo B.T. e di Angolo
Terme, e ne diventa Presidente. L'impegno massimo dell'Associazione è quella di
preservare questo angolo meraviglioso che, quasi miracolosamente, nonostante i progetti
di 'valorizzazione', fino ad ora è ancora intatto.
Nel 1988 fonda il "Panathlon Club Valle Camonica" con lo specifico compito di perseguire
tre obiettivi fondamentali: promuovere l'etica e il fair play nello sport, favorire lo sport
per i disabili e consentire ai giovani la pratica di una sana attività sportiva. All'atto della
fondazione ne diventa Presidente, carica che mantiene per un decennio. Verrà rieletto di
nuovo Presidente nel 2012, carica che mantiene tuttora.
Attualmente il Panathlon Club Valle Camonica conta quaranta Soci, in rappresentanza
di numerose discipline del mondo sportivo, quali: l'atletica, il tennis, l'automobilismo, il
basket, il tennis tavolo, il nuoto, lo sci, il tiro con l'arco, il giornalismo sportivo etc.
Nel 1992, il dott. Gheza fonda la "Polisportiva Disabili Valle Camonica", società che ha lo
scopo di consentire la pratica di varie discipline sportive ai disabili della Valle e che in
questi lunghi anni di attività è diventata una delle più importanti nel suo genere in Italia.
Nel 1995 vive una sua personale esperienza come volontario medico presso l'Ospedale di
Dogbo, nel Benin, Terra africana stretta tra il Togo e la Nigeria, nell'ambito del progetto del
Rotary International denominato "Progetto Dogbo".