
Padre Venanzio Bruno Ducoli è nato a Breno il
28 agosto del 1935 da Felice e Elisa Moscardi,
e lì è vissuto durante i primi 11 anni. Ha
frequentato le elementari a Breno e gli studi
medi e secondari a Saiano (Bs) e a Merate
(Co), nonché di teologia a Busto Arsizio
(Va). Viene ordinato sacerdote francescano
a Milano nel 1961 e completa il ciclo di studi
con una laurea in Teologia a Roma e subito
dopo a Milano in lettere e filosofia. Inizia
l'insegnamento nel Liceo di Varese quando
si impegna in "Telefono Amico" di cui segue
l'evoluzione fino al 1968. Poi si trasferisce a
Lovanio (Belgio) dove si laurea in sociologia.
Tra il 1969 e il 1970, insegna nella nascente
università di Mogadiscio (Somalia). Tornato a
Bruxelles, insegna per dieci anni alla Scuola
europea di quella città, e nel frattempo fonda il Centro di Azione sociale italiano per i
numerosi italiani immigrati in Belgio. Con questo Centro dà vita a quattro cooperative
di produzione e inventa l'Università operaia. Scrive e fa rappresentare dai suoi ragazzi
quattro opere teatrali in francese e in italiano, componendo anche le canzoni di quattro
dischi long playng. In quel periodo apre e dirige una radio libera in italiano, spagnolo,
greco e francese. Nel 1980 viene incaricato di fondare e dirigere il Centro interculturale
della Regione di Bruxelles Capitale, impegno che manterrà fino al suo ritorno in Italia nel
2001. Nello stesso tempo viene nominato per 4 anni esperto belga per il Consiglio di
Europa di Strasburgo, esperto per 2 anni dell'Unesco a Parigi e per 4 anni consulente
della Commissione europea di Bruxelles. Autore di parecchie pubblicazioni (libri e articoli
su quotidiani e riviste francesi, tedesche, inglesi, spagnole e italiane) sull'immigrazione,
tra il 1990 e il 2000 è nominato coordinatore dei vari progetti europei per l'immigrazione
(Odissea e Itaca), creati in quel periodo dalla Commissione europea nel quadro dei
programmi Horizon e Integra. Doppia poi il CASI-UO per l'immigrazione spagnola in Belgio
creando il CEFA-UO. E dal 1990 al 2000 all'interno del Parlamento di Bruxelles-Capitale è
eletto vicepresidente della Commissione parlamentare mista, creata per trattare i problemi
riguardanti l'immigrazione. Innumerevoli sono i suoi interventi alla radio e alla Televisione.
Nel 2000 viene nominato Cavaliere dal Presidente della Repubblica italiana e ugualmente
cavaliere dal Re del Belgio. Dal 2001, con gli amici più stretti, torna in Italia dove in un
vecchio e splendido convento sul lago di Garda dà vita al "Centre européen de rencontre
et de ressourcement". "È un luogo dell'anima - ha detto - dove dare appuntamento ai
tempi misteriosamente problematici, sovente addirittura contradittori, dei cittadini e della
modernità. Vaccinato contro l'utopia di una terra senza male, questo centro vuole offrire
momenti di tranquillità e di silenzio perché diventi possibile e lieta ai ricercatori più esigenti
del nostro tempo inquieto l'esperienza personalissima della solitudine, dell'ascolto e
della riflessione. Nonché della parola rara e giusta. Un luogo che inviti a curiosare nel
chiaroscuro della trascendenza e aiuti ciascuno a trovare nella sua umiltà creaturale la
propria stella che danza".