
Luigi Binelli Mantelli è nato il 4 dicembre del 1950 a
Breno, da Emilio e da Rosa Albrighettoni. Ha un figlio,
Emanuele. La sua famiglia di origini piemontesi è
giunta in Valle dove lavorava il nonno, quale direttore
della centrale idroelettrica di Cedegolo. Frequenta le
scuole dell'obbligo che conclude presso il Collegio
Navale "Morosini" a Venezia dove, nel 1969, consegue
la maturità Scientifica. Lo stesso anno vince il concorso
per l'Accademia navale di Livorno dove rimane fino al
1973, in seguito, totalizza ben quindici anni di imbarco
(cacciatorpediniere Audace e poi Ardito, Fregata
Carabiniere, Incrociatore Vittorio Veneto). E' stato
Comandante di diverse navi da combattimento tra
cui il Cacciamine Platano, la Corvetta Albatros, la Fregata Grecale. Nel 1995, al comando
dell'incrociatore portareomobili 'Garibaldi', ha partecipato alla Missione United Shield in
Somalia. Dall'ottobre 1999 all'ottobre 2001 è stato il primo comandante del Gruppo navale
italiano (COMGRUPNAVIT) e Comandante della Forza anfibia italo-spagnola (COMSIAF). Il
1° luglio del 1998 è stato promosso Contrammiraglio, nel 2002 viene promosso Ammiraglio
di Divisione. Nel contempo, dal marzo del 2004 all'aprile del 2007, ha svolto il ruolo di
Capoufficio generale del Capo di Stato Maggiore della Difesa; e nei due anni seguenti ha
ricoperto l'incarico di Sottocapo di Stato Maggiore della Marina. Era il 2009 e da quella data
è stato Comandante in Capo della Squadra Navale e Comandante delle Forze Marittime
Europee. È stato nominato capo di stato maggiore della Marina il 21 gennaio del 2012. La
cerimonia del passaggio di consegne fra Luigi Binelli Mantelli e il suo predecessore Bruno
Branciforte è avvenuta il 2 marzo a Palazzo Marina, Roma. Il 6 dicembre del 2012 il Governo
Monti lo ha nominato capo di Stato Maggiore della Difesa; promosso Ammiraglio, con il
massimo grado NATO (OF-10), assumendo l'incarico il 31 gennaio del 2013, mantenendolo
fino al 28 febbraio 2015. Sulla sua uniforme sono appuntate numerose onorificenze di
spessore internazionale, fra le quali la 'Légion d'honneur' francese, il titolo di "Cavaliere di
Gran Croce al merito della Repubblica Italiana" e ultimamente quello di "Grande Ufficiale
dell'Ordine Militare d'Italia" conferitogli dal Presidente della Repubblica il 9 luglio del 2015
con la seguente motivazione:
"Capo di Stato Maggiore della Difesa , durante il proprio mandato, ha guidato le Forze
Armate con lungimirante visione strategico-militare ed energico impulso interforze. In
qualità di 'Comandante operativo', ha saputo guidare gli uomini e le donne impegnati
in diversi teatri operativi, fra i quali l'Afghanistan, la Libia, il Libano, il Kosovo, la Bosnia,
il Corno d'Africa ed in modo particolare nella condotta nell'operazione 'Mare Nostrum'
nel Mar Mediterraneo, tutti caratterizzati da complesse e rischiose attività operative e
logistiche. Le straordinarie doti umane, la concretezza nell'approccio dei problemi, la
ferma tenacia, il genuino entusiasmo, la consolidata perizia militare e la spiccata capacità
di individuare le soluzioni più efficaci per il Paese e per le Forze Armate gli hanno
meritato l'apprezzamento della comunità nazionale e internazionale. Esemplare figura di
Ammiraglio e Comandante che ha rappresentato in maniera impeccabile l'Italia all'estero,
contribuendo significativamente ad accrescere il lustro ed il prestigio delle Forze Armate.
Chiaro esempio di integra dedizione al dovere ed al servizio della Patria".