Giovanni Giannino Botticchio nasce a Cogno di Borno il 28 aprile del 1938 da Bonomo e da Iole Petronilla Bontempi.
Nel 1965 si unisce in matrimonio con Lucrezia Armanni che gli ha dato due figlie, Michela e Marzia.
Frequenta le scuole elementari nel paese natale. Nel 1950, all'età di dodici anni, inizia a lavorare in una officina meccanica di precisione come garzone. Nel 1956 si iscrive alla Esperia di Bergamo e frequenta con successo il Triennio di Disegno Tecnico.
Nel 1959 ottempera al servizio di leva al CAR di Montorio Veronese, poi alla Scuola di Meccanica alla Cecchignola a Roma dove si specializza come operatore di macchine utensili. Infine a Merano nel corpo del Genio Pionieri Alpini, dove si cimenta in arrampicata su roccia e su ghiaccio. Nel febbraio del 1961 è in Val Martello, sul Cevedale, con base al rifugio Corsi, e fa parte della squadra di ricerca dell'alpinista Achille Compagnoni, conquistatore nel 1954 del K2, ritrovato vivo in un crepaccio dopo cinque giorni di permanenza.
Nel 1966 è ancora all'Esperia di Bergamo dove frequenta con successo il Biennio di Elettricista Installatore. Nel 1972 supera da privatista gli esami di terza media e poi si iscrive all'ITIS di Lovere dove nel 1978 gli viene conferito il diploma di Perito Industriale Meccanico con 52\60esimi.
Appassionato di cinematografia, nel 1978 realizza in superotto il documentario "Dal fiore al filo", in cui illustra la trasformazione della fibra vegetale, il cotone, dalla sua raccolta alla industrializzazione. Nel 1979 realizza per conto della Società Olcese Veneziano, che operava per la azienda statale 'SONITEX' (Societè Nationale des Industries Textiles) della Republique Algerienne Democratique et Populaire nella costruzione della Unite de Fil a Coudre a Bougaa - Wilaya de Setif, un film didattico-documentale completo di montaggio e doppiaggio musicale della durata di oltre due ore. Nel 1981 organizza il "Cogno d'Oro" giunto alla 27esima edizione. Nel 1982 realizza un format suddiviso in sette puntate dal titolo "Prendi la bici e vai", mandato in onda da Teleboario.
Nel 1988 pubblica il libro "Porca Miseria : fatti, misfatti e cronaca del nostro secolo in Vallecamonica". Nel gennaio del 1988 inizia la collaboarazione con "Il Giornale della Valcamonica". Nel dicembre dello stesso anno è cofondatore del settimanale "Vallecamonica Nuova". Nel 1992 dà alle stampe il saggio "Oggi a me, domani a te". Nel 1994 scrive "La storia del Colle della Maddalena della Terra di Bienno". Sempre nel 1994 pubblica il saggio "Per l'amor del cielo". Nel 1996 stampa il romanzo storico "Giorgio Vicario il Bulo di Pisogne". Nel 1998 scrive la commedia in atto unico su basi storiche "I Brigancc de Fraine" allestita in Fraine nel 2003 con enorme concorso di pubblico. Per l'occasione realizza l'omonimo film su supporto vhs e dvd. Nel 1999 pubblica la seconda edizione riveduta e corretta di "Porca Miseria". Nel 2004 il libro "Porca Miseria" viene richiesto dalla Heute École de Bruxelles per l'Istitut Superieur de Traducteurs et Interprètes quale testo didattico per la traduzione in francese relativa al tema "Le migrazioni attuali: un fenomeno globale", definito e concluso come tesi di laurea nel 2005 da monsieur Renato Pinto.
Sempre nel 1999 realizza il video documentario "I Sette Camini di Cogno". Nel 2000 pubblica il libro e il video documentario "Cogno: le sue chiese e dintorni". Sempre nel 2000 pubblica il libro e il video documentario "La Parrocchia dei Santi Faustino e Giovita di Bienno". Nel 2001 progetta e scrive i testi del libro a fumetti "El Fratasì de Bers - La mia storia a fumetti", illustrato dai disegni del pittore e ritrattista Roberto Salvetti. Nel 2002 da un viaggio nella foresta equatoriale della Costa d'Avorio realizza il documentario "Progetto Africa".
Nel 2003 pubblica la commedia in tre atti "L'amore non ha sesso", ambientata nel primo secolo d.C. a Cividate Camuno. Nel 2003 pubblica cinque lavori, ovvero, il dramma in tre atti tratto dal romanzo omonimo "Giorgio Vicario il Bulo di Pisogne". Il libro su Valle di Saviore dal titolo "Valle, 1603- 2003 quattrocento anni di devozione". Il libro sul paese di Angone di Darfo dal titolo "Angone, un villaggio della Vallecamonica Cristiana". Il video-documentario "La Festa Grande" di Motta S. Anastasia - Catania. Progetta, scrive i testi e cura la stampa del libro. "La Fanfara di Vallecamonica" nel quarantesimo di fondazione.
Nel 2004 realizza i libri sulle parrocchiali di Pescarzo di Breno, "Terra cristiana di Pescars dei Pape" . E di Astrio, "L'antico Castrum di devozione cristiana". Nel 2004 parte in treno da Mosca per Irkutsk - Mongolia - Pechino con la ferrovia più lunga del mondo e realizza il documentario "La Transiberiana: una donna sola sul treno da Mosca a Pechino". Nel 2005 cura l'analisi critica e la stampa di alcune opere del poeta dilettante Pietro Fedriga. Nel 2006 dà alle stampe, integrato dal documentario su dvd, "I piedi del Cammino", il resoconto romanzato del "Cammino di Compostella" da lui percorso per circa 800 km a piedi, da Roncisvalles a Santiago de Compostella nel nord della Spagna, nel settembre del 2005 in compagnia della moglie Lucrezia, per ricordare il loro quarantesimo anno di matrimonio. Nel 2006 scrive la sua prima opera in dialetto camuno "La Pasciù del Sereneo" che declama in ventuno paesi della Vallecamonica durante il periodo pasquale. Nel 2006 pubblica il libro originalissimo, definito "a cornice", dal titolo "Vita, amore e morte a Filicudi". Nel dicembre dello stesso anno ripete l'esperienza in dialetto camuno e scrive "Che Nedal, chel Nedal" che declama in dieci paesi della Vallecamonica nel periodo natalizio. Nel 2005, 2006 e 2007 ha condotto, con Germano Melotti, il format televisivo prodotto da Teleboario "Osteria de la Cantada"
Dal marzo del 1990 è iscritto all'Albo dei Giornalisti della Lombardia e per oltre quindici anni ha collaborato con il Giornale di Brescia.