
Si sposa con Lidia Salvetti e ha avuto due figli, Carlo e Angela.
Di famiglia contadina fin da piccolo ha sentito la voglia di scolpire il legno.
Ancora fanciullo, nella stagione estiva, andava in malga in località Gaver a custodire le mandrie. Allora, immerso com'era nei silenziosi spazi delle sue montagne e a contatto con ceppi contorti da cui, dalla sua fantasia creativa, uscivano già delle figure, gli veniva spontaneo riempire gli ampi spazi di tempo che aveva tra un impegno che lo impiegava per 'togliere' dai pezzi di legno le parti eccedenti da cui far uscire una cosa leggibile e definita, che lo rendeva felice. Poi in età adulta, pur continuando ad applicarsi con mazzetta e sgorbie, ha trovato impiego presso l'azienda metalmeccanica 'Dalmine' di Costa Volpino, dove ha maturato l'età della pensione.
Una scadenza, l'età della pensione, che dalla sera alla mattina gli ha messo a disposizione una enorme quantità di tempo, per cui ha potuto dedicarsi quasi ogni giorno alla sua giovanile passione.
Le testimonianze di questo suo impegno artistico sono raffigurate in un libro, "Il Sacro e il Profano", dove ogni foto è corredata da brevi commenti ed indicazioni che narrano in modo esplicito l'evoluzione esecutiva riferita alle opere, oltre ai momenti salienti che hanno caratterizzato la sua vita sociale in famiglia e tra amici e conoscenti.
Come tutti gli operatori d'ingegno anche lui si sente orgoglioso quando vede le sue opere prendere forma, e ancora di più lo è se gli vengono riconosciute delle capacità artistiche. "Per ciò - dice compreso - a ulteriore gratificazione, mi diletto a offrire ad amici, Enti ed Associazioni dei prodotti finiti che fanno bella mostra di sé, e parlano di me, che sono presenti in diversi luoghi della mia Valle Camonica e della mia Lombardia; ma diversi anche all'estero"